venerdì 11 gennaio 2013

Forse un centinaio di volte

Credo che "Mimì metallurgico ferito nell'onore", celebre pellicola di Lina Wertmüller del 1972 con Giancarlo Giannini, sia il film che ho visto più volte in assoluto. Ma non tutto. C'è una sequenza, di una ventina di minuti, che ho guardato e guardato forse un centinaio di volte: a Torino, Mimì, metallurgico catanese, incontra e si innamora a prima vista della bellissima Fiore, originaria di Gallarate, e la corteggia finché anche lei "cade" innamorata di lui a sua volta. 
Il personaggio di Fiore è interpretato dalla magistrale Mariangela Melato. Anni fa, quando cercavo di studiare l'espressività del volto umano, raccoglievo decine di fotogrammi da "Mimì" con il viso della Melato, lo disegnavo e lo ridisegnavo. 
Solo un paio di mesi fa, l'avevo riscoperta nella "Medea" di Euripide, opera teatrale che ho potuto visionare integralmente su youtube. Esclusivamente al teatro Mariangela Melato si dedicava da alcuni anni. Il cuore mi si era riempito di commozione e di ammirazione. Mi venne così voglia di rintracciare un suo spettacolo, per assistere di persona a una sua interpretazione. Scoprii che era in cartellone al teatro Elfo Puccini di Milano, dall'8 al 25 novembre, con "Il dolore", monologo autobiografico sull'amore e la sofferenza. 
Mi dissi che ero fortunata, ma solo per mezzo minuto. Il sito internet del teatro annunciava che lo spettacolo non si sarebbe più tenuto a causa delle condizioni di salute della Melato, unitamente agli auguri di guarigione per l'attrice, a cui, in cuor mio, ho partecipato. 
Oggi Mariangela Melato non è più in vita. 
La riscopro in un piccolo divertente cameo nel "Il Pap'occhio", che si può trovare su internet con il titolo "la figlia di Iorio". Poi la ammiro di nuovo nella mia sequenza preferita.
Rido e mi commuovo. E la disegno, ancora una volta.

1 commento:

Anonimo ha detto...

grazie per la tua sensibilita'